Dopo aver concluso il 2017 con il 5° posto ad Ironman Argentina, poco dopo la nascita di mia figlia Bianca, avevo necessità di recuperare energie e stare un po’ con la famiglia. Ma non potevo fermarmi troppo. Il 2018 incombeva.
Marzo e aprile tra training camp e le prime gare
Marzo e aprile sono stati mesi di Training camp e di gare. Prima a Castagneto Carducci con 30 age group al Camp DDS. La Stramilano e la Milano Marathon, corse entrambe come allenamento.
Poi a Cosenza, dove insieme ad Atlas Triathlon abbiamo avviato una prima edizione di un camp di triathlon in Calabria con allenamenti e incontri di approfondimento grazie anche alla presenza di mia moglie Elena Casiraghi (Equipe Enervit).
Subito dopo, olimpico di Milano Ecorace e il viaggio nella splendida Sardegna per il Chia Sardinia triathlon di Follow your passion. Un mezzo Ironman con organizzazione impeccabile e un percorso impareggiabile.
Maggio e giugno in preparazione a Klagenfurt
A maggio ancora gare: l’appuntamento con la festa del Deejay Tri, raccontata in radio la settimana seguente da Linus.
Giugno è stato il mese dedicato alla preparazione dell’appuntamento dell’Ironman Klagenfurt del 1° luglio, una delle più belle gare del circuito Ironman Europeo. Era una prova “dentro o fuori”. Una preparazione un po’ diversa rispetto al passato, per provare a vedere di migliorare alcuni punti deboli delle precedenti gare. Una preparazione però più complessa anche per la gestione famigliare e qualche ora di sonno lasciata per strada. La gara è partita in salita, quelle giornate in cui le gambe non girano e spingono come dovrebbero. Nulla da fare… ma ho voluto finirla ad ogni costo, anche se soffrendo decisamente tanto. 9h15′ un tempo lontano dal preventivato.
Ma finire un Ironman mi serviva per avere fiducia e puntare all’obiettivo successivo: Ironman Italy.
Luglio e agosto. Nuovi obiettivi e il Train smart camp
A fine mese di luglio torno in gara all’opposto: i triathlon sprint di Lecco e Cernobbio. Terzo a Lecco inseguendo i giovani Argentini Clivio e Parada (19 anni entrambi) che si allenano con noi a Milano nel periodo estivo. Va meglio al secondo tentativo, a Cernobbio vinco, staccando gli avversari tra nuoto e bici insieme al giovane Micotti, che poi riesco a sopravanzare nella frazione finale . Una piccola soddisfazione dopo il periodo negativo dell’Ironman Klagenfurt.
Ad agosto come di consueto io e Daniel Fontana abbiamo dato vita al Train Smart camp. Il camp si è spostato a Livigno, dopo anni di attività a Predazzo (TN), grazie anche alla splendida accoglienza che la località ci ha riservato. Più di 30 partecipanti e un successo quasi inatteso.
Ci torneremo nel 2019.
Verso Ironman Cervia
A settembre l’obiettivo è Ironman Cervia. Per cui il 3 partecipo, su invito del mio sponsor Fratelli Beretta, alla gran fondo Pantanissima a Cesenatico, un buon allenamento con l’occasione anche di riprovare nei giorni precedenti il percorso dell’Ironman. La settimana seguente sono al via del Triathlon di Mergozzo. Un mezzo Ironman storico per il circuito italiano. Arrivo secondo, subendo un po’ la corsa e la rimonta di Massimo Cigana. Ma la conferma di una buona condizione arriva da una frazione di bici che mi soddisfa.
Ironman Italy
A Cervia sapevo di stare bene e l’obiettivo era arrivare sul podio. La vittoria, salvo errori suoi, era quasi certo sarebbe stata di Andi Boecherer, uno dei pochi esclusi da Kona (causa problemi fisici nel 2018) che era decisamente una spanna sopra tutti noi.
Ma l’Ironman è fatto di imprevisti e in primis bisogna arrivare in fondo a quei 226 km. Così non è stato per me, purtroppo.
Una parola di troppo al giudice che al 150° km di bici improvvisamente mi mostra un cartellino blu (penalty di 5′ per scia), una protesta “calcistica” che non si deve fare, ma che in quella circostanza non sono riuscito a trattenere. 150 km di gara senza nessun richiamo o indicazione sulle distanze tenute dagli avversari. In quel momento ero appena passato al secondo posto di una lunga fila di 8 PRO e stavo pensando solo a chiudere al meglio gli ultimi chilometri prima della maratone. E’ davvero stata inattesa date le circostanze (Stavo certamente ben attento a mantenere le distanze da chi mi precedeva. La mia protesta è quasi stata “inevitabile”. Ancora oggi ripensandoci mi viene molta rabbia, ma si va avanti.
Purtroppo in quel caso ho potuto proseguire solo per rientrare in T2 e fare qualche km di corsa, ma la giudice, alla mia protesta, ha estratto il cartellino rosso. Squalifica diretta e immediata.
Dopo Cervia e prima di Natale
Si va avanti… la mattina successiva mi iscrivo subito a due gare: la prima è Ironman Louisville (3 settimane dopo) e Ironman Mar Del Plata (3 dicembre).
Purtroppo anche Ironman Louisville non è andata come prospettavo (leggi qui il racconto).
Una giornata infausta, pioggia e freddo (7° alla partenza), finisco in ipotermia dopo 80 km di bici a riscaldarmi sotto una tenda dell’assistenza. Peccato. Ma davvero queste situazioni diventano al limite e la famosa frase “non si molla mai” diventa una gran cazzata da dire o da pensare.
Si va avanti. Ironman Mar del Plata, che sarà campionato sudamericano è tra poco più di un mese.
in bocca al lupo!
sono sicuro che chiuderai l’anno alla grande!